The Crazy Wolf - Samantha M.
"«Che stai cercando di dirmi?»
Sospirò. “Ci è piaciuto poter parlare con Daniel e poterlo toccare ma in futuro, sempre se riusciamo a restare vivi, non lo faremo mai senza il tuo permesso, siamo qui per aiutarti, non per prendere il tuo posto.”
Ripensai a quando l’avevo sentita prendere possesso del mio corpo. Non era stato doloroso, mi ero solo sentito mettere da parte, come in un angolino caldo e sicuro, a fare da spettatore.
«Gli hai detto di amarlo» affermai.
“Ed è vero,” dichiarò. “Lui è nostro, ci sente e ci accetta.”
Avrei voluto dirglielo anch’io, ma ammetterlo prima di essere portato via avrebbe solo reso peggiori le sue sofferenze. Potevo ancora sentire il suo pianto risuonarmi nelle orecchie, lacerandomi il cuore.
«Mi manca.»
“Anche a noi.”
«Stiamo diventando sentimentali» scherzai, ma la mia risata era priva di divertimento.
“Già…”
Un paio di buche fecero dondolare il carro e cigolare il legno. A ogni sobbalzo, sbattevo il fondoschiena contro le assi dure del fondo, emettendo un grugnito di dolore.
«Stupido carro del cazzo!» imprecò un detenuto.
“C’è una cosa che non abbiamo mai osato chiedere.”
«Cosa?» volli sapere, sentendola agitarsi dentro di me.
“Noi siamo stati un peso? Sarebbe stato meglio vivere senza di noi?”
Mi ritrovai a sorridere. «Tu e io siamo una cosa sola, stupida. Mi rifiuterei di esistere senza te.»
“Non vorremmo essere normali?”
«No. Per niente» le risposi.
“Nemmeno se la Dea in persona ci desse questa possibilità?”
«‘Fanculo la Dea!» grugnii, facendola scoppiare a ridere. «Siamo una cosa sola» ripetei, dato che non ero un granché bravo a esprimere i miei sentimenti. «Non vorrei essere diverso o… normale… o come cazzo ti pare!»"