Una bambina cattiva -  Zoje Stage

Eh.... NO NO NO! Ho provato in tutti i modi a dare una possibilità a questo libro ma... NO! Ho messo secoli a finirlo e solo perchè mi sono messa disperatamente a saltare interi paragrafi e tutto per non dargliela vinta ma NO! Appena iniziato pensavo mi sarebbe piaciuto, ADORO la psicologia e il fatto che si parlasse di una bambina con un animo oscuro e malvagio mi aveva entusiasmato spingendomi ad iniziarlo subito con mille aspettative, mi aspettavo colpi di scena, di avere il fiato corto e non mollare il libro fino alla fine e invece... LO SCHIFO! Il libro si divide in due POV uno più noioso dell'altro. C'è Hannah ovvero la bambina per nulla bambina, dovrebbe avere sette anni ma si comporta in modo così lucido e razionale da sembrare a tutti gli effetti una donna adulta o per lo meno una adolescente, passa TUTTO il tempo a lamentarsi della sua sorte di povera anima odiata e dannata dalla madre infame e a pensare a nuovi modi per liberarsi della donna che l'ha messa al mondo e che detesta con tutto il cuore arrivando più volte a fantasticare sul suo omicidio. Ha comportamenti assurdi e che mi hanno nauseato, trovo infatti abbastanza disgustoso già solo il fatto che Hannah veda i due genitori a letto insieme e non ne rimanga minimamente turbata arrivando addirittura a sperare che il padre possa uccidere sua madre durante il sesso... cioè... OMG! E vogliamo parlare di quando la madre trova la piccola intenta "tranquillamente" a masturbarsi parlando di sesso e di come il diavolo ami possederla? Cioè...Posso capire il bisogno di rappresentare la sua follia mentale ma... anche no? Un po' meno disgusto lo vogliamo mettere? Stiamo parlando di una bambina di SETTE ANNI! CHE SCHIFO!! E la madre? L'unica speranza si è rivelata un concentrato di inutilità che per tutto il libro non fa altro che spaventarsi (giustamente vista la follia della bambina killer!) e lamentarsi di come sua figlia sia pazza e malvagia ma il tutto senza fare effettivamente qualcosa di utile o sembrare credibile agli occhi del mondo e riuscendo con i suoi tentativi maldestri ad apparire come la stronza che odia la figlia/angioletto delicato e puro. E il padre? Ma ovviamente è INUTILE. Compare per pochi secondi in scena e quelle poche volte non capisce una mazza. Non capisce le preoccupazioni della moglie, se ne frega di tutto e tutti e non fa altro che fare gli occhi dolci alla sua adorata pargoletta alimentando così la follia della piccola psycho e... NULLA! Addirittura la figlia gli fa stampare la foto della madre NUDA e lui si limita a un "Ma perchè tua madre è nuda?" per poi fare le spallucce, stampare le foto e pensare "Ah ok, non è per niente inquietante che mia figlia fotografi mia moglie NUDA e mi faccia stampare la sua foto... per nulla... che dolce bimba <3" cioè... davvero? Tua figlia ti porta a stampare la foto di tua moglie NUDA e tu fai le spallucce e la stampi invece di rimproverarla e dirle che NON SI FA?? E quando la moglie gli scrive spaventata "Ehi lo sai che tua figlia ha usato la foto raccapricciante che mi ha fatto per creare un collage di persone morte! Puoi tornare a casa TI PREGO!" lui "Eh mi disp ma non posso perchè devo lavorare :( " cioè tua figlia è MALATA e ha appena minacciato di morte tua moglie neanche fosse il padrino! Cioè... è un personaggio INUTILE e privo di senso, perchè devo essere io a giustificarlo e indignarmi?! Il problema è che questo libro è NOIOSO! Dovrebbe essere un grande thriller ma il ritmo è lentissimo da far addormentare e i capitoli che si alternano risultano pesantissimi alternando un capitolo di figlia pazza che si comporta da pazza e un capitolo di madre spaventata che cerca di non farsi ammazzare e far notare al mondo che la figlia è pazza. Tutto qui! La cosa bella è che si poteva benissimo creare un bel libro usando SOLO il POV della madre, spingendo il lettore a credere fino all'ultima pagina che fosse la madre quella con un problema mentale e ossessionata dal comportamento della figlia per poi BUM... creare un capitolo finale dal POV della figlia per mostrare che la pazza non era la donna ma lei che aveva progettato la sua morte fin dall'inizio facendo passare il genitore per folle di proposito. Quello sarebbe stato un bel colpo di scena perchè avrebbe spinto il lettore durante tutta la lettura ad empatizzare con la povera bambina vittima di una madre disturbata e violenta e solo alla fine capire il suo errore, di essersi fatto ingannare dagli occhietti da angioletto della bimba... quello si che avrebbe reso la storia sensata qui invece... abbiamo una storia piatta e noiosa che cerca di essere originale solo per il suo tentativo di sconvolgere il lettore con il POV di una bambina di sette anni ma non è così che si fa. Se si voleva fare il POV di una bambina si doveva fare con il linguaggio di una bambina e non con i pensieri da robot serial killer, Hannah risulta completamente inverosimile nel comportamento e nei modi e ti fa dimenticare di essere una bambina e non basta dire "Eh ma fa così perchè è pazza" per giustificare il suo comportamento! Un libro veramente noioso e pesante oltre che di dubbio gusto che mi sento di sconsigliare caldamente! Per chi ha avuto la sfortuna di iniziarlo beh... saltate pure agli ultimi capitoli! Non vi perderete nulla